Vogliamo scoprire insieme i segreti per preparare il cappuccino perfetto e combinare con sapienza latte e caffè?
Dagli ingredienti alla tecnica, dalle quantità alle mosse giuste: servire il cappuccino perfetto non è facile come sembra.
Dagli ingredienti alla tecnica, dalle quantità alle mosse giuste: servire il cappuccino perfetto non è facile come sembra.
Pare proprio che per noi italiani il cappuccino al bar per colazione sia indispensabile. Simbolo del Made in Italy assieme al caffè espresso, il cappuccino è la seconda bevanda più bevuta dagli italiani e la bevanda a base di caffè più difficile da realizzare in modo corretto.
Per molti questa miscela a base di latte e caffè è davvero irrinunciabile, a volte presa di fretta da sola, altre assieme ad un cornetto ripieno. Insomma, cosa c’è di meglio per far partire la giornata se non sorseggiando un ottimo cappuccino fumante? Sì, un ottimo cappuccino fumante, non un latte macchiato o caffèlatte spacciati per cappuccini o altre brodaglie color saio. Perché saper mettere insieme caffè e latte montato è una cosa, ma saper preparare un cappuccino doc non è poi così banale. Tanto quanto riuscire a berne uno fatto come si deve, nel nostro Paese, la patria dell’espresso.
Per molti questa miscela a base di latte e caffè è davvero irrinunciabile, a volte presa di fretta da sola, altre assieme ad un cornetto ripieno. Insomma, cosa c’è di meglio per far partire la giornata se non sorseggiando un ottimo cappuccino fumante? Sì, un ottimo cappuccino fumante, non un latte macchiato o caffèlatte spacciati per cappuccini o altre brodaglie color saio. Perché saper mettere insieme caffè e latte montato è una cosa, ma saper preparare un cappuccino doc non è poi così banale. Tanto quanto riuscire a berne uno fatto come si deve, nel nostro Paese, la patria dell’espresso.
Le giuste proporzioni
Un po’ come quando si dice che le misure perfette di una donna sono 90-60-90. Più o meno, accade la stessa cosa per il cappuccino. Per farlo fatto bene, un cappuccino deve essere composto da un terzo di caffè, un terzo di latte e un terzo di schiuma, in sostanza 25 ml di caffè e 125 ml di latte intero montato a vapore. Per farlo fatto bene, è necessario un perfetto equilibrio tra caffè, latte e latte montato a crema.
La qualità del latte
Per ottenere un buon cappuccino, non ci si deve accontentare di un latte qualsiasi. E’ importante che il latte sia fresco, freddo (3-5 °C), intero e pastorizzato ed evitare di utilizzare un latte a lunga conservazione. Quello intero infatti, grazie al suo contenuto di grassi, dà più gusto al cappuccino e contribuisce alla sua cremosità . Lo so che per accontentare le esigenze di chi non può assumere latte vaccino, si ricorre alla versione del cappuccino veg a base di latte di riso, di soia, di avena e via dicendo, ma in questo caso il cappuccino non avrà certamente la stessa cremosità di quello fatto con il latte fresco intero di vacca.
Il caffè
Per far sì che il cappuccino risulti perfetto, un ottimo punto di partenza è quello di utilizzare un caffè espresso di qualità , perché gran parte del gusto del cappuccino dipende dalla bontà del caffè.
Il cappuccino richiede circa 7 grammi di caffè macinato al momento dell’utilizzo.
La crema di latte perfetta
Per poterla definire una crema perfetta degna di essere adoperata per fare un impeccabile cappuccino, deve essere bella densa, completamente priva di bolle, lucida e non deve galleggiare sul latte e caffè. La sua temperatura dovrebbe essere attorno ai 55-65 gradi. Ovviamente all’inizio si consiglia di adoperare il termometro; poi una volta presa familiarità con questa tecnica, si può farne a meno.
Il latte si monta all’interno del bricco (o lattiera) in acciaio inossidabile, leggermente bombato nella parte inferiore e provvisto di beccuccio per direzionare meglio la crema quando la si versa in tazza.
Il latte deve essere emulsionato una sola volta e non scaldato e riscaldato più volte.
Milk Art o Coffee Art
Ossia l’arte di decorare i cappuccini, di dilettarsi in disegni decorativi e immagini artistiche fatti con la schiuma del latte montato. Un’arte in cui non ci si può improvvisare, dove serve una vena artistica ma anche la conoscenza di specifiche tecniche. La Milk Art è molto apprezzata in quanto denota più attenzione per i clienti, rendendo davvero unica la bevanda.
E qui ragazzi c’è da darsi da fare, dato che al momento il re della Milk Art 3d è un barista giapponese.
E qui ragazzi c’è da darsi da fare, dato che al momento il re della Milk Art 3d è un barista giapponese.
La scelta della tazza
Non certamente una tazza qualunque, ma una tazza bianca o beige di porcellana di grosso spessore, ideale per mantenere il calore della bevanda. La sua capacità è di circa 160 ml, quindi leggermente più piccola rispetto ad una tazza da tè.
Subito dopo aver preparato il caffè, bisogna versarlo nella tazza ben calda e poi aggiungere il latte montato. Ultimare a piacimento con un po’ di cacao amaro – anche se per alcuni latte-caffè-cacao è un ménage à trois aleatorio - e servire.
Francesca Maria
♥♥♥
1 commento:
great post
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