"Io non capisco la gente che non ci piacciono i crauti".
-Monica Vitti - I crauti - Canzonissima edizione 1972-
C'hai proprio ragione Monica, io la penso proprio come te.
Ad un buon panino con crauti, wurstel e senape non si dice mai di
no.
I crauti (sauerkraut in tedesco e choucroute in
francese, ovvero "erba aspra") sono per antonomasia uno dei contorni
tipici della cucina tirolese che si ottengono dalla fermentazione lattica
naturale delle foglie del cavolo cappuccio affettate a listarelle al quale si
aggiunge il sale e aromi vari per ottenere il tipico gusto acido. Se volete
saperne di più su come si cucinano o come si fanno fermentare in maniera
semplice e veloce, vi consiglio di leggere questa guida su come cucinare i crauti.
Nonostante si pensi che i crauti appartengano da sempre alla
tradizione culinaria delle aree di lingua tedesca, pochi sanno che in realtÃ
arrivano in Europa dalla Cina e proprio secondo la medicina tradizionale cinese
i crauti sarebbero uno dei 5 cibi da mangiare in autunno per prevenire i
malanni di stagione.
Il crauto è a tutti gli effetti una verdura
conservata, povero di calorie e quindi consigliato a chi deve seguire una dieta
controllata. È totalmente privo di colesterolo, ricco di vitamine (in
particolare la vitamina K), di sali minerali, di antiossidanti, enzimi e fibre
ed è considerato uno dei cibi più utili al benessere intestinale, per
disintossicare l'organismo e rinforzare il sistema immunitario in quanto svolge
un'azione preventiva nei confronti di molti batteri.
Tipicamente vengono associati grazie alla loro acidità ai classici
wurstel bavaresi con la senape, come contorno assieme allo stinco di maiale,
alla carne bollita o alla carne di maiale in genere ma la sfida di oggi è
proprio quella di utilizzarli diversamente rispetto ai classici abbinamenti
della cucina tedesca.
Il più diffuso tra i crauti è certamente quello
bianco, ma esiste anche quello rosso che sarà proprio il protagonista della mia
ricetta di oggi.
E' vero che in commercio li troviamo già cotti e pronti all'uso
confezionati in lattina o nei vasetti di vetro, ma farli in casa è davvero un
gioco da ragazzi.
Ingredienti per 24 cestini:
2 rotoli di pasta sfoglia pronta formato rettangolare
120 gr di salsiccia a cubetti
100 gr di emmentaler bavarese
½ cavolo rosso
pepe nero macinato al momento
olio extravergine di oliva
Preparazione:
Iniziamo pulendo per bene il cavolo, rimuovendo il torsolo, le
foglie esterne e i residui di terra.
Poi procederemo a cucinare il cavolo rosso per trasformarlo in
crauto (seguendo la dettagliata guida citata sopra).
A parte in una padella antiaderente scaldiamo 2 cucchiai di olio
extravergine di oliva e poi aggiungiamo la salsiccia a cubetti. Facciamo
rosolare su fiamma media per 5 minuti, poi aggiungiamo i crauti, cuociamo il
tutto un altro paio di minuti mescolando per far amalgamare i sapori tra di
loro.
Successivamente mettiamo da parte a raffreddare.
Una volta che la farcia sarà raffreddata aggiungiamo anche dei
pezzetti di emmentaler.
Nel frattempo accendiamo il forno in modalità ventilato a 180°C.
Stendiamo la sfoglia sopra la carta forno e ritagliamo dei
quadrati grandi come il diametro degli stampi circolari della teglia da muffin;
li adagiamo dentro ogni stampo e li bucherelliamo delicatamente con i rebbi di
una forchetta per evitare che durante la cottura si gonfino troppo.
Mettiamo le teglie in forno per 15 minuti circa, poi le togliamo
per aggiungere la farcia sopra ogni cestino di sfoglia.
Le rimettiamo in forno per altri 10 minuti circa.
I cestini di sfoglia li possiamo conservare in frigo per 2 giorni,
ma consiglio vivamente di consumarli al momento ancora tiepidi.
Se avanzate dei crauti potete adoperarli per preparare dei gustosi
hot-dog oppure come contorno per accompagnare una grigliata o un barbecue tra
amici.
Francesca Maria
♥♥♥
2 commenti:
Personalmente amo tutti i cavoli e quest'idea dei cestini è proprio sfiziosa :-)
Grazie Consuelo! In effetti si tratta di una verdura un po' insolita però un po' come per tutto basta metterci un po' di fantasia ;)
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Grazie per essere passato di qui.