Svegliarsi quasi di soprassalto e rendersi conto che l'Estate si sta esaurendo anche se quel mare, quelle onde burrascose profumano ancora dentro di te.
Calpestare con i pensieri ancora quella sabbia lucente che scotta, dove speri di trovare minuscole conchiglie perlate e qualche dispersa stella marina.
Quella granita alle menta rimasta sotto l'ombrellone troppo a lungo.
Le lunghe camminate a piedi scalzi in riva al mare alternate alle uscite in pedalò.
Quelle chiacchere notturne che sanno di pop corn e giostrine.
Quel profumo di salsedine e ginepro che ti rinnova cuore e mente.
Quel piacevole oziare, la musica nell'ipod, quelle pagine sfogliate dal vento e quel pallone da beach sotto il lettino quasi fosse il tuo compagno fedele di gioco.
Quelle settimane di pace e stacco dove non esiste inizio e fine settimana.
La fatica di una strada percorsa con lo zaino sulle spalle e una macchinetta fotografica che imprigiona la maestosità di una montagna scoperta per caso.
E poi le innumerevoli foto che a fine Agosto ti ricompaiono davanti e ti costringono a fare la selezione di quel che sarà l'album dell'Estate 2013.
Poi accendi la tv, forse più per informarti sul meteo della settimana che sulle notizie dal mondo.
E ti passano sotto gli occhi quei poveri bambini siriani avvelenati dal gas nervino. E ti manca il fiato. E fa male. Fa male vedere quelle piccole creature distese una a fianco all'altra come angeli con ali spezzate, vittime di una terra ancora così atroce e finta. E con cosciente impotenza ti chiedi perché.
Perché una giovane vita dovrebbe costruire castelli sulla sabbia, imparare a nuotare e crescere.
E allora ti rendi conto che ci sarebbero tante teste e tanti cuori da scuotere di fronte a certe evidenti nefandezze compiute da gente già cresciuta.
Da qui poi realizzi che dovresti fregartene di vacanze vip e foto ricordo.
Quest'anno Estate ci hai traditi alla grande.
Come quel giornalista che stima la classifica dei lati "B" più cult di questa Estate o scrive del matrimonio imminente di Belen o di quella Formentera che sembra essere la terra dei veri vacanzieri.
Come chi evita di aprire gli occhi o gira canale.
Ma questa non è fantascienza o una foto disgustosamente ritoccata.
E' la nostra disumana realtà .
Perché non c'è nulla di più straziante di un'innocente vita spezzata, di chi ancora doveva iniziare a credere nei sogni.
E ora, perlomeno, un po' di silenzio.
Quella granita alle menta rimasta sotto l'ombrellone troppo a lungo.
Le lunghe camminate a piedi scalzi in riva al mare alternate alle uscite in pedalò.
Quelle chiacchere notturne che sanno di pop corn e giostrine.
Quel profumo di salsedine e ginepro che ti rinnova cuore e mente.
Quel piacevole oziare, la musica nell'ipod, quelle pagine sfogliate dal vento e quel pallone da beach sotto il lettino quasi fosse il tuo compagno fedele di gioco.
Quelle settimane di pace e stacco dove non esiste inizio e fine settimana.
La fatica di una strada percorsa con lo zaino sulle spalle e una macchinetta fotografica che imprigiona la maestosità di una montagna scoperta per caso.
E poi le innumerevoli foto che a fine Agosto ti ricompaiono davanti e ti costringono a fare la selezione di quel che sarà l'album dell'Estate 2013.
Poi accendi la tv, forse più per informarti sul meteo della settimana che sulle notizie dal mondo.
E ti passano sotto gli occhi quei poveri bambini siriani avvelenati dal gas nervino. E ti manca il fiato. E fa male. Fa male vedere quelle piccole creature distese una a fianco all'altra come angeli con ali spezzate, vittime di una terra ancora così atroce e finta. E con cosciente impotenza ti chiedi perché.
Perché una giovane vita dovrebbe costruire castelli sulla sabbia, imparare a nuotare e crescere.
E allora ti rendi conto che ci sarebbero tante teste e tanti cuori da scuotere di fronte a certe evidenti nefandezze compiute da gente già cresciuta.
Da qui poi realizzi che dovresti fregartene di vacanze vip e foto ricordo.
Quest'anno Estate ci hai traditi alla grande.
Come quel giornalista che stima la classifica dei lati "B" più cult di questa Estate o scrive del matrimonio imminente di Belen o di quella Formentera che sembra essere la terra dei veri vacanzieri.
Come chi evita di aprire gli occhi o gira canale.
Ma questa non è fantascienza o una foto disgustosamente ritoccata.
E' la nostra disumana realtà .
Perché non c'è nulla di più straziante di un'innocente vita spezzata, di chi ancora doveva iniziare a credere nei sogni.
E ora, perlomeno, un po' di silenzio.
Per chi fosse interessato a sostenere i volontari presenti in Siria vi invito a cliccare su www.time4life.it .
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